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CRT – Chi Siamo

Il Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte-Valle d’Aosta è un organismo complesso che opera con passione nel mondo della donazione e dei trapianti dal 1981.

  • Il Centro Regionale Trapianti (CRT) della Regione Piemonte-Valle d’Aosta è stato istituito nel 1981, con i requisiti richiesti dalle allora vigenti leggi sui trapianti (644/1975 e 409/1977). Come da normativa la sede del CRT è sempre stata presso un ente ospedaliero: la funzione è stata in passato svolta dalla S.C. Immunogenetica e Biologia dei Trapianti U. mentre, dal novembre 2023, questa è stata demandata all’apposita Struttura Complessa (S. C. Centro Regionale Trapianti) dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.

    Negli anni i compiti svolti dal CRT si sono diversificati ed ampliati. Inizialmente il CRT si occupava di individuare i soggetti idonei a ricevere un trapianto, seguire i test immunologici necessari al trapianto, produrre e scambiare i reagenti per l’indagine immunogenetica, conservare i campioni di cellule di donatori e riceventi di trapianto.

    Negli anni successivi si sono via via creati nuovi canali di collegamento elettronico con i centri di trapianto e prelievo della regione e si è ampliata l’attività di promozione dei trapianti e di presentazione dei risultati. In questo scenario così modificato ed in particolare in seguito all’attivazione dei programmi di trapianto di cuore, fegato, polmone, pancreas e midollo osseo da donatore non consanguineo, l’amministrazione regionale assegna al CRT un numero crescente di compiti. Si sono così aggiunte funzioni di coordinamento del trapianto di midollo osseo e della tipizzazione tessutale in Regione.

    La legge 91/1999 rappresenta una tappa importante nell’organizzazione dell’attività trapiantologica. Vi si definisce la collocazione del CRT all’interno della rete di trapianto e di conseguenza si stabiliscono una serie di compiti specifici che esso deve necessariamente svolgere. In particolare si ampliano le funzioni legate alla gestione della donazione: garanzia dell’ idoneità del donatore, organizzazione dei trasporti di equipe, organi, materiali, tessuti, controllo del follow up dei riceventi, gestione dei dati di attività della regione. Il CRT opera in Regione in stretta sinergia con il Coordinamento Regionale delle donazioni e dei Prelievi di organi e tessuti (CRP). istituito nel 2003 con DGR n.39-9947.

    LA LEGGE QUADRO SUI TRAPIANTI

    La legge 1 Aprile 1999, numero 91 “Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti” è la legge cardine in tema di trapianto, che cambia lo scenario precedente fornendo regole precise, ed è tuttora in vigore.

    La Legge:

    – disciplina il prelievo di organi e tessuti da soggetto in morte cerebrale e regolamenta l’attività di prelievo, trapianto, espianto di organi e tessuti

    – promuove e regola le iniziative di informazione ai cittadini in materia di trapianto

    – disciplina la dichiarazione di volontà in ordine alla donazione

    – fornisce gli indirizzi organizzativi di gestione della donazione e del trapianto, identificando gli attori del processo e le funzioni di ognuno (Centro Nazionale Trapianti, Consulta Tecnica Permanente per i trapianti, Centri Regionali e Interregionali, Coordinatori locali, strutture per i prelievi, strutture per la conservazione di tessuti prelevati, strutture per i trapianti)

    – fornisce regole sulla determinazione delle tariffe

    – regolamenta l’esportazione e l’importazione di organi e tessuti con l’estero

    – promuove la formazione del personale sanitario in ordine alla donazione e trapianto

  • COORDINAMENTO

    – delle attività di raccolta e di trasmissione dei dati relativi alle persone in attesa di trapianto nel rispetto dei criteri stabiliti dal Centro Nazionale;

    – delle attività di prelievo e i rapporti tra i reparti di rianimazione presenti sul territorio e le strutture per i trapianti, in collaborazione con i coordinatori locali di cui all’articolo 12;

    – del trasporto dei campioni biologici, delle èquipes sanitarie e degli organi e dei tessuti nel territorio di competenza;

    – della tipizzazione HLA dei donatori di osseo, che viene eseguita da vari laboratori di tipizzazione della regione o dal CRT stesso.

    – dell’assistenza psicologica a pazienti in attesa di trapianto o sottoposti a trapianto, a donatori viventi di organi o tessuti, alle famiglie di donatori cadaveri.

    ATTUAZIONE

    – del collegamento elettronico con Unità Operative della regione coinvolte nei trapianti, e con strutture trapiantologiche di altre regioni.

    – dei programmi regionali di promozione dei trapianti (ad integrazione dei programmi di promozione attuali dai coordinatori locali dei prelievi).

    – e produzione dei rapporti periodici e statistiche sull’attività di trapianto.

    CURA

    – i rapporti di collaborazione con le autorità sanitarie del territorio di competenza e le associazioni di volontariato.

    CONTROLLO

    – sull’esecuzione dei test immunologici necessari per il trapianto avvalendosi di uno o più laboratori di immunologia per i trapianti allo scopo di assicurare l’idoneità del donatore;

    – sull’esecuzione dei test di compatibilità immunologica nei programmi di trapianto nel territorio di competenza;

    – della qualità per i laboratori che in regione eseguono la tipizzazione HLA;

    – gestione dei registri regionali dei donatori di midollo osseo e delle cellule cordonali.

    AUTORIZZAZIONE

    – ai Centri Trapianto a svolgere le loro attività.
    A funzionare per 24 ore al giorno tutti i giorni dell’anno;

    – nello svolgimento dei propri compiti, il coordinatore regionale o interregionale è coadiuvato da un comitato regionale o interregionale composto dai responsabili, o loro delegati, delle strutture per i prelievi e per i trapianti presenti nell’area di competenza e da un funzionario amministrativo delle rispettive regioni.

    ASSEGNAZIONE

    – degli organi in applicazione dei criteri stabiliti dal Centro nazionale, in base alle priorità risultanti dalle liste delle persone in attesa di trapianto di cui all’articolo 8, comma 6, lettera a);

    – sperimentazione e valutazione delle tecnologie di laboratorio avanzate.

  • Il settore sanitario subisce continue modificazioni diventando sempre più competitivo, ampio e complesso. In un sistema così mutevole, anche l’Immunogenetica dei Trapianti, come attore del processo da sempre pone attenzione alle aspettative dell’utente, cercando di integrare discipline estremamente diverse e complesse quali il controllo di gestione, l’organizzazione e le risorse esistenti. Si è investito nel sistema qualità per migliorare continuamente i processi che caratterizzano l’attività della struttura e garantire uniformità di comportamento nei compiti che i professionisti eseguono.

    Da anni questa struttura si è dotata di protocolli che hanno portato l’organizzazione a stabilire, documentare, aggiornare i processi che vi si svolgono, con particolare attenzione alle responsabilità della Direzione e dei professionisti, alla gestione delle proprie risorse (di personale, strutturali, economiche…), all’organizzazione del servizio, ai controlli da effettuare (non conformità, verifiche ispettive interne,ecc). Il Centro Regionale Trapianti ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001:2015.

    CERTIFICAZIONE

    Nello svolgimento delle proprie attività (cliniche, laboratoristiche, organizzative, di formazione) il personale del CRT da sempre si propone di garantire il rispetto:

    – della persona e della dignità umana;

    – dell’equità e trasparenza nell’assegnazione degli organi – della privacy;

    – della corretta e completa informazione ai pazienti;

    – della qualità tecnica e organizzativa dei propri processi di lavoro.

    Il personale del CRT si è dotato da parecchi anni di un insieme di procedure di lavoro che garantiscano uniformità di comportamento nella gestione della donazione. Le procedure coinvolgono anche ogni attività svolta dal Servizio di Immunogenetica, presso cui ha sede il CRT. Ciò a garanzia di particolare attenzione alla qualità di ogni processo clinico ed organizzativo che si svolge nella struttura.

    Le caratteristiche che il CRT deve avere ai fini della certificazione di qualità sono:

    – l’assetto organizzativo

    – la pianta organica in dotazione

    – le caratteristiche tecniche del centro

    – la documentazione presente

    – i requisiti organizzativi generali (utilizzo di procedure di lavoro, documentazione delle specifiche competenze del personale, documentazione che attesti l’impiego delle risorse a disposizione…)

    – i requisiti gestionali generali (la raccolta e la trasmissione dei dati sulle liste d’attesa, controlli sui trapianti da donatori con particolari patologie, controlli sull’esecuzione di test immunologici e sulle metodiche utilizzate… )

    – i volumi di attività svolti dal coordinamento e i rapporti di verifica

    – il monitoraggio delle terapie intensive e l’attività di reperimento dei tessuti.

  • Il CRT ha sede in Via Santena 19 – 10126 Torino presso la Struttura Complessa omonima dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.

     

Dove trovarci

Il CRT ha sede in Via Santena 19 - 10126 Torino presso la Struttura Complessa Centro Regionale Trapianti dell' Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.

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